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Mistro

Nel mondo della produzione casearia, il mistro è il casaro, colui che lavora il latte per ottenerne i derivati. Originariamente, la lavorazione del latte avveniva solo in casera, successivamente, invece, la lavorazione del latte si spostò nelle latterie in paese e il termine casaro venne di conseguenza trasferito. 


L'abilità del mistro era fondamentale: la qualità del formaggio dipendeva direttamente dalla sua maestria. Proverbialmente si diceva: Ca ocore n bon mistro (trad.italiana: qui occorre un buon artigiano); al formai bon dipende dal mistro (trad.italiana: per avere del formaggio buono c'è bisogno di un buon casaro). Sottolineando l'importanza di avere un casaro esperto per ottenere un prodotto di qualità (Commissione bibliotecaria di Lozzo di Cadore, 2004).


Si tratta di un termine panladino. la cui origine etimologica deriva dalla parola latina magistrum ovvero maestro, capo, il maggiore [Diz. Etim. Selva], riflettendo l'importanza e l'autorità di questa figura.


Le foto raffigurano, oltre al proverbio presente oggi al Museo della Latteria di Lozzo di Cadore, anche le immagini dell'ultimo mistro che vi ha lavorato all'interno.


Le testimonianze di questi maestri caseari scomparsi ci ricordano l'importanza di un mestiere tramandato attraverso generazioni e il valore intrinseco del loro sapere artigiano.


“A casera il ruolo più importante era occupato dal mistro, da cui dipendevano l'aiuto e gli altri lavoranti. […] Il trattamento finanziario era pattuito al momento della nomina e variava secondo il ruolo occupato. A tutti spettava una certa quantità di latte e formaggio, in alcuni casi il consumo poteva essere fatto quotidianamente, in altri, alla fine della stagione ognuno poteva portare a casa una o più forme di formaggio. Latte e latticini erano un tempo le sole marende passate agli uomini durante l'alpeggio, per tutto il resto dovevano provvedere da sé. Solo in tempi più recenti l'Amministrazione provvide a rifornire il pasto completo” (Da Deppo e Cason, 1999).


Didascalie immagini/video


 



  1. Foto 1: Proverbio; data: 29/01/2024; provenienza: Archivio MATeL Lozzo di Cadore

  2. Foto 2: Installazione fotografie mistri in attività negli alpeggi; Data: 02/02/2024; Provenienza: Archivio MATeL Lozzo di Cadore

  3. Foto 3: Particolare della foto di Eugenio Del Favero, “Neno”, dopo la pulizia della caldaia presso la Casera de le Fede a Pian dei Buoi 1920 c.a; Provenienza: collezione privata, Archivio MATeL Lozzo di Cadore; ; Data:  29/01/2024 

  4. Foto 4: Particolare della foto di Eugenio Del Favero, “Neno”, dopo la pulizia della caldaia presso la Casera de le Fede a Pian dei Buoi 1920 c.a; Provenienza: collezione privata, Archivio MATeL Lozzo di Cadore; ; Data:  29/01/2024 

  5. Foto 5: Eugenio Del Favero, “Neno”, presso la Casera de le Fede a Pian dei Buoi. 1920 c.a, Provenienza: collezione privata, Lozzo di Cadore, Archivio MATeL Lozzo di Cadore; Data: 02/02/2024

  6. Foto 6: Particolare della foto di Eugenio Del Favero, “Neno”, presso la Casera de le Fede a Pian dei Buoi. 1920 c.a; Provenienza: collezione privata, Lozzo di Cadore, Archivio MATeL Lozzo di Cadore; Data: 29/01/2024

  7. Foto 7: Cartello didascalie immagini, 02/02/2024; Provenienza: Archivio MATeL Lozzo di Cadore

  8. Foto 8: Il casaro Giuseppe Da Rin, 1980 c.a; Provenienza: collezione privata, Casera Razzo, Vigo di Cadore, Archivio MATeL Lozzo di Cadore; Data: 02/02/2024

  9. Foto 9: Particolare della foto del casaro Giuseppe Da Rin, 1980 c.a: Provenienza: collezione privata, Casera Razzo, Vigo di Cadore, Archivio MATeL Lozzo di Cadore; Data:  02/02/2024

  10. Foto 10: Video del pannello illustrativo su casari e pastori; Provenienza: Archivio MATeL Lozzo di Cadore; Data: 29/01/2024

Collezione

Union Ladina Cadore de Medo

Autore

Union Ladina Cadore de Medo

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