Filò Ladin: Filò Ladin / Tra la gente

Gusela

Tra le testimonianze preziose della Val di Zoldo, spicca la parola gusela la cui definizione è "ago o spillo da ornamento per i capelli". Croatto (pag. 163) dipinge l'immagine di spilloni d'argento finemente lavorati, disposti a raggiera su un cuscinetto nero ovale con fettuccine di filo per legare le treccine. Conosciuti come gusela de ardeent secondo Vaona (2023), questi ornamenti erano indossati dalle donne sposate, abbinati al pòtol, durante le festività.


Secondo Vaona (2023), altre varianti sono pontacul (spillo di sicurezza), pontapeto (ago da ornamento della testa) e guseleer (agoraio o piccolo astuccio per riporre gli aghi).


Questi oggetti sono custoditi gelosamente nel patrimonio del Museo degli Usi e dei Costumi della Valle di Goima, dove riflettono un'usanza tipica adottata dalle donne durante le giornate di festa. Così, il suo significato si intreccia con la trama della vita quotidiana, della comunità e dei luoghi, tessendo una storia avvincente che continua a vivere nel patrimonio culturale della Val di Zoldo.


Foto 1: esempio di gusela


Foto 2: esempio di gusela 


Foto 3: donne che indossano la gusela (foto d’epoca)


Data e autore: Gennaio 2024, Gualtiero Bonera; Provenienza: Museo degli Usi e dei Costumi della Valle di Goima; Licenze: proprietà (delle foto) del Comune di Val di Zoldo.

Collezione

Museo degli Usi e Costumi della Val di Goima

Autore

Museo del Ferro e del Chiodo

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