Ciodarot
Vi siete mai chiesti da dove deriva l’espressione “Fare una figura da chiodi”?
La risposta la troviamo in un mestiere antico, quello del ciodarot che, nel territorio zoldano, indicava il maestro fabbro specializzato nella produzione di chiodi e minuterie. Il suo talento si esprimeva attraverso la fabbricazione di oggetti come le broche (chiodi da scarpa), chiavi, pesi per bilance e strumenti di uso domestico e agricolo.
L’espressione ‘fare una figura da chiodi’ (fegura da ciodi) probabilmente ha la stessa origine della più nota locuzione ‘robe da chiodo’ che faceva riferimento al fatto che i chiodi venivano realizzati con scarti provenienti da altre lavorazioni.
Il ciodarot simboleggia la maestria dei lavoratori artigiani dei tempi passati. Tra i chiodaioli emergeva una distinzione netta tra mistro e batador. Quest’ultimo, più giovane e meno esperto, assumeva il ruolo di collaboratore, affiancando il mistro nei suoi lavori artigianali.
Altre varianti includono paroon de zoca (proprietario del ceppo da lavoro), il fabbro chiodaiolo proprietario di una zoca, postazione con ceppo e incudine per la lavorazione dei chiodi. Nelle fusinele (fucine), vi erano più postazioni di lavoro, ognuna di proprietà di singoli fabbri.
Le foto ci conducono nell'intimità della vita quotidiana del ciodarot, rivelando la maestria nel suo lavoro e le mani esperte che sono testimoni del savoir-faire trasmesso nel corso degli anni.
Didascalie immagini/video
Foto da 1 a 5. Provenienza: interni del Museo del Ferro del Chiodo; Licenze: proprietà del Comune di Val di Zoldo.
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