Liodä
La liodä nel Comelico si riferisce alla slitta utilizzata per il trasporto invernale della legna, del fieno, del letame, trainata manualmente o da animali. Solitamente costruite in faggio o betulla, esistono in diverse versioni: pesante per trasportare i tronchi nel bosco o più leggera e maneggevole per i trasporti in paese.
L’origine etimologica di questa parola è rintracciabile nel dizionario etimologico di Luigi Nicolai, dala parola *leud(i)a di una lingua preromana col significato di slitta.
La poesia Liódi d’ nóti del Dott. Pio Zandonella Necca, tratta dalla raccolta di poesie in ladino “Insudä ‘n Cumelgu” di Pio Zandonella Necca a cura del Gruppo Culturale, descrive il lavoro con la liodä.
Testo in ladino
Liodi d’nóti
Sarà li zinchi. E n’ dormi. Du nte stradä
tendi a pasà di omi co’ la liodä,
i vdis che stridi nte la caradadä
e ciadeni, davòi, ch fa da codä.
S’tiri la reiä senti fin du n’ piezä
gni su par rivä i pasi coi gazìns
e soti i feri a s-ciuflà la gezä
e su li spadi šbatucé i rampìns.
É denti ch va a legni. Co ión dì
ognun ciareiä su la liodä i rami
dal sò tasón; se mai, ncamò na borä.
Po' ión a val e can ch’sonä med-dì
e a Muié i é sfnidi e piogn de fami
ruvä li femni, nconträ, co’ la torä.
Traduzione in italiano
Slitte di notte
Saranno le cinque. E non dormo. Giù nella strada
continuano a passare degli uomini colla slitta,
i pattini che stridono nella carreggiata
e catene, dietro, che fanno strascico.
Se tendo l’orecchio sento perfino in piazza
giungere sulla strada in salita i passi coi ramponi
e sotto i ferri sbriciolarsi il ghiaccio
e sulle impugnature sbattacchiare i rampini.
È gente che va a legna. Quando viene giorno
ognuno carica sulla slitta i rami
della sua catasta; semmai, anche un piccolo tronco.
Poi calano a valle e quando suona mezzodì
e a Moiè sono sfiniti e pieni di fame
vengono loro incontro le donne con la manzetta. (1)
(tratto da “Insudä ‘n Cumelgu”, ortografia originale dell’autore; Necca, 2000)
Audio registrazioni
Registrazione della poesia del Dott. Pio Zandonella Necca tratta dalla raccolta di poesie in ladino “Insudä ‘n Cumelgu” (Necca, 2000) che racconta il lavoro con la liódä (slitta) intitolata “Liódi d’ nóti”.
Didascalie immagini
Foto: liodȁ (slitta) carica di legna; Provenienza: collezione Algudnei
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