Riscaldarsi nella città di ghiaccio

Durante la Grande Guerra, l'unico modo per riscaldarsi nelle baracche sulle Dolomiti e nella Città di Ghiaccio era quello di utilizzare delle stufe a legna. Utilissime sicuramente anche per riscaldare caffè e minestra, erano però anche problematiche, perché il fumo restava spesso all'interno delle baracche, soprattutto se il camino non tirava bene e i soldati spesso ricordano che si trovavano a uscire da lì tutti sporchi di fuliggine.

“Nelle baracche era sempre fumo; a star là un mese si diventava come i mori dell’Africa.”

E. Mich, soldato austriaco di madrelingua italiana, "La Città di Ghiaccio", A. De Bernardin, M. Wachtler

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Museo Marmolada Grande Guerra

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