la Redodesa o redosega
Una figura femminile raccontata in molte narrazioni dei paesi del bellunese è la Redodesa. Una leggenda narra che a Gron, frazione di Sospirolo, succeda un fatto assai misterioso: pare che la notte dell’Epifania i torrenti Cordevole e Mis, allo scadere della mezzanotte, si trasformino in comode strade fino alle prime luci dell'alba. In quella notte, lungo queste due strade, corre a più non posso la Redodesa che controlla chi ha il coraggio di andare a prendere l'acqua. Il malcapitato è fatto sparire dentro una nuvola di fiamme!
Un'altra usanza per la notte dell’Epifania che oggi è caduta in disuso, era quella di tenere sollevata la catena del larìn (focolare) per impedire che la Redodesa scendesse dal camino. Le donne inoltre erano solite lasciare un ciuffo di filato in cima al fuso o alla rocca per evitare che ella iniziasse un nuovo lavoro, sicuramente destinato a cattivo fine. Pare che l’unico modo per tenerla distante dalle abitazioni sia disporre di un gallo: la Redodesa se ne tiene alla larga perché si dice abbia paura del suo canto.
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