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La Casa del Popolo

Le Case del Popolo, citando quanto indicato nel sito della Fondazione Duemila "...nacquero e si svilupparono all'interno del movimento operaio e popolare, la cui tradizione risale alla seconda metà dell'Ottocento, grazie ad esperienze associative e numerose sottoscrizioni collettive per l'acquisto o l'affitto di edifici o terreni a cui i lavoratori hanno dedicato le loro energie e il loro tempo libero per la realizzazione di una loro casa comune".
In Val Pesarina, l’idea di costruire “una casa o sede dei lavoratori aperta a tutti”, nella quale fosse possibile “riunirsi liberamente a discutere i problemi comuni e nella quale far nascere ed ospitare associazioni di svago e cultura”, venne ad alcuni emigranti di Prato Carnico che “riunitisi in una birreria di Dortmund (Westfalia) si accordarono ed approvarono con entusiasmo l’iniziativa di costituire una Casa del Popolo per ospitare le varie associazioni della vallata e creare una palestra di svago”. Rientrati in patria la proposta “per la costruzione di un fabbricato del circolo”, venne
presa in seria considerazione dal consiglio socialista; successivamente venne deciso “ad unanimità” di acquistare un fondo per l’edificazione “nella frazione di Pieria accanto alla chiesa per la somma di L. 425 oltre le spese di contratto”. Il sorgere della Casa del Popolo vide congiunto allo sforzo finanziario quello del sacrificio di uomini, donne e giovani per un totale di “150 lavoratori”che nel 1912 si costituirono nella “anonima Cooperativa Casa del Popolo” i quali “prestando gratuitamente la loro opera ”compirono “in sole tre settimane, 540 metri quadrati di muratura”.
L’inaugurazione si tenne il 2 febbraio 1913, e il manifesto riporta che la Casa “nacque col sacrificio di oscuri lavoratori e per virtù dello spirito di fratellanza che li accomuna” e si prefiggeva di ospitare le “istituzioni laiche (…), la tutela giuridica, il miglioramento economico, morale ed intellettuale dei meno abbienti”. La cronaca di quel giorno ci informa che accorsero da tutta la regione all’appello dei lavoratori pesarini, anche se il tempo non fu dei più clementi, in “quanto tutti i festeggiamenti si svolsero in mezzo la neve”.

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Collezione

Museo dell'Orologeria Pesariis

Autore

Comune di Prato Carnico - Museo dell'Orologeria di Pesariis

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