Sorgenti del Piave: dove nasce davvero il fiume sacro alla Patria?
Le Sorgenti del Piave sono meta frequentatissima in estate come in inverno (in questo caso con le ciaspole).
Una bella gita diventa tuttavia occasione per capire la percezione locale di un elemento geografico. In questo caso, del Fiume Piave, corso d’acqua dal profondo valore storico. Il fiume è “chiaro” soltanto dall’imbocco della Val Visdende, dove si incontrano il Piave che nasce dal Peralba e percorre la val di Sesis, in comune di Sappada, e il Cordevole di Visdende, che nasce nell’omonima valle veneta.
L’attribuzione amministrativa delle sorgenti è però complessa.
Prima di tutto, c’è la tradizione. Secondo questa, le sorgenti del Piave si trovano in Veneto. Certo: contese tra gli abitanti di Santo Stefano di Cadore e quelli di Sappada, ma comunque in Veneto. Tutto cambia però quando Sappada, a seguito della scelta popolare del 2017, diventa comune Friulano. A questo punto le sorgenti diventano oggetto di contesa regionale.
Molti sono gli elementi a suffragio di una o dell’altra fazione. Quello toponomastico verifica come in epoca storica, il nome Piave sia stato attribuito più volte al ramo che sgorga dal Peralba, e mai a quello della Visdende. A inizio 900, il geografo Marinelli ha dato risposta diplomatica, proponendo di chiamare il primo Piave di Sesis e il secondo Piave di Visdende. La geologia dice che la Val Sesis è in diretta relazione con quella del Piave a valle di Sappada, ed è più antica della Visdende.
Nel 2019 infine, il governatore Zaia ha richiesto la perizia di una commissione di esperti presieduta da luidi d’Alpaos, docente di ingegneria idraulica. Il responso darebbe ragione al Veneto.
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