Donne in guerra

A scuola ti insegnano che la prima guerra mondiale è scoppiata il 28 luglio 1914, che l’Italia è entrata in guerra il 24 maggio 1915 e che la guerra è stata combattuta contro l’Austria dagli eserciti sulle Alpi e sulle Dolomiti.

Nulla di sbagliato. Eppure dietro a queste affermazioni c'è un mondo. Nei paesi di confine quegli anni furono più difficili che altrove. Mentre gli uomini erano al fronte, le donne dovettero occuparsi della sussistenza delle proprie famiglie. Si rimboccarono le maniche e lavorarono duramente nei campi o per gli eserciti pur di racimolare quel poco che serviva loro per mantenere bambini e anziani. Alcune, più sfortunate, si trovarono a doversi allontanare forzatamente dalle proprie case, che divennero terreno di battaglia, viaggiarono per giorni su treni stipati di persone, trasportate chissà dove e chissà per quanto. Si trovarono in Boemia, in Toscana, in Abruzzo o in Piemonte, lontane dalle loro case, dalle loro stalle, dalle loro montagne. Strinsero i denti e andarono avanti, caparbie, pazienti e forse un po' testarde, come la montagna aveva insegnato loro a vivere.
Se non sono #DoloMythicWomen queste, chi lo è?

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Museo Marmolada Grande Guerra

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