L'emigrazione temporanea
L’emigrazione temporanea dalle montagne bellunesi iniziò nel Settecento quando uomini e donne percorrevano stagionalmente le strade per raggiungere la pianura veneta o le città europee, e grazie a queste correnti migratorie stagionali si creò una rete di rapporti commerciali nel Veneto stesso, ma anche in alcune province dell’Impero Austro-Ungarico.
Il commerciante ambulante ebbe modo di affinare l’attenzione per le esigenze e i gusti delle persone, la capacità di cogliere le trasformazioni e si abituò al confronto con la clientela, diversificata per i numerosi spostamenti: l’emigrazione temporanea genera atteggiamenti culturali e mentali nuovi e un’ampia circolazione di idee e conoscenze tecniche.
A fine Ottocento l’industria cadorina dell’occhiale si sviluppò proprio grazie a una famiglia di venditori ambulanti di chincaglierie, soprattutto pettini d’osso: i Frescura “petenèr” e il meccanico e arrotino Giovanni Lozza.
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