Officina di Storie 2021: WalkingTales / Storie tra le rocce

Conoscete Vissada?

Conoscete Vissada?
È una splendida valle ove è possibile immergersi nella natura alpina incontaminata e ricca di storia. Il sentiero CAI 169 che parte dal Rifugio Forcella Zovo (1600 m s.l.m.) raggiungibile dall’abitato di Costalta, si inerpica fra le rocce attraverso un bosco di faggi e abeti da dove si può ammirare la cascata del Rio Vissada detta in dialetto I Pissàndui.
Un cancello di legno dopo il rio segna l’inizio dei pascoli di Vissada. Lo scenario si apre meraviglioso, lo sguardo spazia fino alle imponenti Crode dei Longerìn e il Monte Schiarón. Il silenzio è rotto solamente da i fischi delle marmotte e da qualche lontana eco dei campanacci delle manze lasciate al pascolo nel periodo estivo.
Al centro della valle è stato eretto un monumento a ricordo di un tragico fatto accaduto il 25 febbraio 1916, nell’attigua Valle di Londo, la cui manutenzione è curata dall’Associazione Amici del Museo Angiul Sai.
"Sotto le valanghe cadute a ripetizione in Val di Londo erano rimasti 18 soldati. Fanti del 92° Reggimento e militi del XVIII Battaglione della Regia Guardia di Finanza, travolti il 25 febbraio 1916. Un valore militare non sempre fatto di sparatorie e lotta a coltello, ma anche di riconosciuta abnegazione e altruistico sacrificio di sé. Nell'ombrosa Val di Londo, la localita' della tragedia è da allora contrassegnata da un lugubre toponimo popolare: il "Giao de i Morte." (da "Comelico 1915, gli altari della Patria" di Guglielmo De Bon).
Se non avete ancora visitato questi luoghi vi invitiamo a farlo e se li conoscete già fateci conoscere le sensazioni che avete provato in questi magici luoghi.

Tags

Collezione

Museo Etnografico Casa Angiul Sai

Autore

Patrizia Rizzo

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