Oggetto interno della Casa natale di Tiziano Autore foto: Eleonora Gatti

Il mestiere di minatore era estremamente faticoso e rischioso per gli incidenti in cui si poteva incorrere, i rischi per la salute: i minatori ne erano consapevoli e nei propri ricordi si percepisce che si sentono dei sopravvissuti “No 'nd ere nissune protezion di nue, cuatri pâi metûts … e jù, dentri e fûr, cà e là, a ere, no sai, come ch'as fâs las suriis, come las furmies ...” (“Non c'era nessuna protezione , quattro pali piantati… e poi giù, dentro e fuori, di qua e di là, facevamo, non so, come i topi, come le formiche...”). Si faceva attenzione, si seguivano le regole, si andava in quelle gallerie a scavare avvolti dalle tenebre e dalle incognite della roccia, scegliendo durante la guerra quel pericolo a quello del fronte. Ogni giorno si iniziava il turno e si sperava di finirlo incolumi. Si ricorreva anche alle protezioni dell'ineffabile che rendevano salda l'anima. Ed ogni anno insieme si ringraziava della protezione ricevuta e si auspicava che continuasse. All'ingresso del paese di Cludinico, ove un tempo si trovava il magazzino del villaggio minerario, oggi si trova il Museo ex Miniera di carbone di Cludinico "Creta d'Oro. La sua ricca collezione rende testimonianza dell'evoluzione del sito minerario fino al periodo di sua massima espansione e dei suoi processi produttivi. Percorrere alcuni tratti delle anguste gallerie è un'esperienza che riporta ad altri tempi e che lascia sensazioni indelebili.

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Rete Museale CarniaMusei - Museo ex Miniera di Carbone di Cludinico "Creta d'Oro"

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