Località Pian de Giare (Valle di Gares, anni '80), la Capanna Cima Comelle circondata dalla neve, Archivio Fondazione Papa Luciani- Fondo Arturo Soppelsa Galinot
Guida dal 1905, fu uno dei primi istruttori di sci di Cortina. Al suo attivo ha circa settanta prime salite non solo nelle Dolomiti, ma in tutte le Alpi, dalle Giulie al Monte Bianco, al Delfinato. Formò una cordata fissa con la guida fassana Luigi Rizzi e con i fratelli Guido e Max Mayer di Vienna. Può essere considerato come una delle migliori guide in assoluto e non solo di Cortina, infatti fu il primo ad accompagnare i propri clienti in arrampicate anche al di fuori del territorio natio, cosa straordinaria per l’epoca. La sua impresa più incredibile corrisponde probabilmente all’ascesa sulla parete Nord di Cima Una (Dolomiti di Sesto) nel 1910, considerata a lungo la via più difficile al mondo, cui segue pochi giorni dopo la parete Sud Ovest del Croz dell’Altissimo (Dolomiti di Brenta). A Ottant’anni dalle sue imprese è stato possibile affermare che Angelo aveva già superato il sesto grado almeno 15 anni prima che questo fosse riconosciuto. In tutte le sue scalate Dibona non ebbe mai incidenti, anche perché anteponeva la sicurezza al successo. Solo una volta vi fu un problema, quando da un ghiaione soprastante iniziarono a scendere dei sassi e lui per proteggere Albert I, Re dei Belgi, si ritrovò con due costole fratturate.
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