Officina di Storie: SportsCulture / I pionieri di ieri e di oggi

Abbondante nevicata a Gares (anni '80), Archivio Fondazione Papa Luciani- Fondo Arturo Soppelsa Galinot

Dimai Antonio Deo (1866-1948), detto Tone Deo, figlio di Angelo, guida dal 1888.
Gli sono accreditate circa cinquanta “prime”, tutte con clienti; fra questi il fior fiore dell’alpinismo dell’epoca: dalla Immink a Phillimore e Raynor, dalle sorelle Eötvös ad Albert I, Re dei Belgi.
Notissima la sua collaborazione con la guida Agostino Verzi, col quale formò una coppia straordinariamente affiatata. Per l’epoca fu certo la guida ampezzana di maggior fama e prestigio. Allo scoppio della prima guerra mondiale l’attività alpinistica si fermò, mentre le Dolomiti divennero teatro di aspre battaglie. Antonio Dimai, data anche l’età, non fu arruolato e quindi (poté) ebbe modo di vivere tranquillo le prime settimane di scontri, ma quando gli italiani vollero conquistare le crode, lo andarono a cercare e lui si rifiutò: “Io sono ancora un cittadino austriaco. Ho quasi 50 anni. Non sono militare e sulla Tofana ci sono i soldati Ampezzani. Non posso tradire la mia gente! Non potete obbligarmi a compiere un’impresa del genere!”. La conseguenza fu l’arresto e l’internamento a Firenze. Fu solo grazie all’intercessione di Albert I, Re dei Belgi, che Antonio poté tornare dopo qualche tempo a Cortina.

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Guide Alpine Cortina (foto e materiali) - Tofana - Freccia nel Cielo (elaborazione testi)

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