Sfalcio a Carfon (anni '30-50), Archivio Fondazione Papa Luciani- Fondo Maria Adami Bagatela
Lo spartineve (varsôi) serviva a sgomberare dalla neve le strade del paese. Il varsôi procedeva da Costalta verso il fondovalle, lungo la vecchia strada che conduceva all’abitato di Mare.
La struttura portante del varsôi era una sorta di slitta (lióda) in legno particolarmente robusta, rivestita da elementi in ferro. Nella parte anteriore del veicolo erano disposte le due spònde allargabili, le quali andavano a costituire il cuneo che spartiva la neve in due mucchi ai lati della carreggiata. L’ampiezza del cuneo era definita dalla lunghezza del bastone (miàna) che veniva infilato tra le due spònde, in opposizione ad esse. Il varsôi era trainato da due coppie (cùbie) di cavalli, uniti a due a due tra loro da un giogo (comàt).
L’addetto al varsöi conduceva i cavalli camminando al loro fianco, mentre il balanzìn (sorta di differenziale autobloccato) garantiva agli animali costanza nella trazione del mezzo.
Giunto a Mare, il mezzo veniva ricondotto a Costalta, dopo aver tolto la miàna e riavvicinato tra loro le due spònde.
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