LE CASE DI LEGNO - IL RIFABBRICO

Il paese che vediamo è stato in larga parte ricostruito all'inizio del '900.
Tra Otto e Novecento quasi tutti i centri abitati cadorini subirono un radicale processo di ricostruzione che prese il nome di rifabbrico; esso mirava a migliorare le condizioni igieniche ed abitative e ad allontanare il pericolo di incendi che periodicamente distruggevano intere borgate.
La buona quotazione del legname dei boschi e le rimesse degli emigranti permisero questa imponente operazione di risanamento che cancellò irrimediabilmente l'antico volto dei paesi.
Gli edifici furono ricostruiti avendo a modello le palazzine residenziali dei centri urbani, mentre le stalle-fienili furono ricostruite fuori degli abitati.
Solo in alcuni casi, come a Costalta, si rispettò l'antico impianto urbanistico e i nuovi edifici furono riposizionati sui vecchi, così da permetterne la lettura.
Inoltre molte case furono risparmiate dall’operazione in considerazione che il paese era sorto sulle pendici di un terreno “instabile” e quindi soggetto a movimenti che avrebbero reso l’edificio in muratura meno sicuro dal punto di vista della stabilità.
Consideriamo poi che l’edificio di legno costruito con la tecnica blockbau (a castello) si adatta più facilmente all’instabilità del terreno e, nei casi più gravi, consente di essere “smontata” e ricostruita su un terreno più stabile, per questo le travi erano numerate e contrassegnate per facilitare l’operazione.

Tags

Collezione

Museo Etnografico Casa Angiul Sai

Autore

Patrizia Rizzo

Dolom.it è il tuo museo!

PARTECIPA