Camoscio (Rupicapra rupicapra)
Parlando di animali perfettamente adattati alla vita in pendenza, ovviamente non poteva mancare il camoscio!
Come habitat, il camoscio preferisce pendii ripidi, in parte rocciosi. È qui che le sue capacità fisiche risultano al meglio: Un cuore relativamente grande, un'alta percentuale di globuli rossi, che legano l'ossigeno, consentono al camoscio prestazioni ottimali in alta quota. La forma speciale degli zoccoli è un altro adattamento importante, che lo rende un ottimo scalatore e gli permette di muoversi con agilità e velocità strepitose su rocce e ghiaioni. La montagna, inoltre, offre ai camosci la possibilità di spostarsi sempre in un microclima adeguato, soprattutto perché questi animali non amano temperature sopra ai 12 gradi.
Si nutrono di erbe, arbusti nani e aghi di conifere. L’accoppiamento avviene nel tardo autunno, talvolta anche appena all’inizio della stagione invernale. Durante questo periodo i maschi si contendono le femmine combattendo duramente fra di loro e ferendosi spesso anche in maniera grave; talvolta questi combattimenti avvengono anche nella neve alta. Le numerose perdite invernali sono causate da malattie, deperimento fisico e dalle valanghe. La scarsità di cibo li costringe a scendere a quote più basse. I loro lunghi peli invernali fungono da collettori solari, favorendo il riscaldamento dell´ animale.
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