Officina di Storie: Differentimes / L'antico respiro della Terra

Ammonite

Passeggiando lungo i sentieri dolomitici è possibile scontrarsi facilmente con fossili di varia natura!
I fossili maggiormente conosciuti sono forse le ammoniti, un gruppo di molluschi cefalopodi, compar-si nel Devoniano Inferiore ed estinti intorno al Cretaceo Superiore-Paleocene.
Nonostante l’ambiente montuoso, si tratta di animali marini, caratterizzati in parte da una sostanza or-ganica e, in parte da una conchiglia esterna calcarea di dimensioni variabili: da meno di 1 cm a circa 2 m di diametro, generalmente avvolta a spirale, con spire involute o evolute.
La conchiglia internamente era suddivisa in diverse camere, di cui il mollusco occupava solo l'ultima; le altre, erano utilizzate come "camere d'aria" , riempite di gas e liquido per controllare il galleggiamen-to e variare la propria profondità in maniera simile ai nautilus, tuttora viventi.
Verosimilmente le ammoniti, come tutti i cefalopodi conosciuti, erano organismi carnivori, e secondo gli studi disponibili svilupparono probabilmente un grande numero di adattamenti diversi, dalla preda-zione attiva di animali marini, alla microfagia, alla necrofagia e persino al cannibalismo.
Per la loro straordinaria diffusione tra i sedimenti marini di tutto il mondo e la loro rapida evoluzione, con variazioni nette nella loro morfologia, le ammoniti sono definiti “fossili guida”di eccezionale valo-re: incastonati nelle rocce, permettono con la loro presenza, di datarne gli strati.
Un importante riferimento per i ricercatori di tutto il mondo. Tutto ciò porta la datazione della roccia attraverso la storia dell'evoluzione.

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Museo Paleontologico Rinaldo Zardini

Autore

Testo: Moreno Magno, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo Foto: Museo Paleontologico Rinaldo Zardini

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