El Banderàl
In val di Fiemme, a Carano, ogni 4 anni l’ultimo giorno di carnevale rivive l’antica tradizione del Banderàl.
Fino all’inizio 1900 in val di Fiemme erano attive le “Società di Bandiera” composte da tutti gli scapoli del paese. Ogni Regola della Magnifica Comunità di Fiemme aveva una propria bandiera che veniva esibita durante le feste religiose e civili. In particolare il “Menàr bandiera” era in uso per le feste nuziali, per rendere omaggio alle visite di personalità importanti e, nel periodo di carnevale, in stretta relazione con le maschere locali. La bandiera diveniva quindi simbolo sia dell’appartenenza al proprio territorio, che del rito di iniziazione dei giovani scapoli del paese.
A Carano la tradizione va avanti e, ogni 4 anni, la vigilia dell’epifania gli scapoli si riuniscono per assegnare le cariche della compagnia del Banderàl, che quindi attraversa il paese a “Maridàr via” (maritare) tutte le donne nubili e ragazze in età da marito, cantando loro una antica serenata e invitandole al ballo che ci sarà l’ultimo giorno di carnevale.
Il martedì grasso la giornata ha inizio con la Messa, a cui segue il giro di tutto il paese con la bandiera che viene “menata” in onore delle autorità e di chi ne fa domanda, per dar loro onore.
La società del Banderàl è composta da diversi personaggi che si possono incontrare durante la giornata. Il Banderàl è riconoscibile per la fascia colorata, che ovviamente ha il compito di “menàr bandiera”, affiancato dal “Sotobanderal” che si alterna con lui.
Tags