Officina di Storie: Mountainrites / La maschera

Il matocio

Il carnevale storico di Valfloriana ha luogo nel giorno di sabato grasso, e consiste in un lunghissimo giro di questua, che dalla mattina fino all’imbrunire abbraccia tutte le frazioni, dalla più alta, Sicina, fino a Casatta in fondovalle.
Tre tipi di figure si susseguono nel corteo. I primi, quelli che sono anche i più conosciuti, sono i matòci o barbi mascherati, scampananti e vocianti, cui i paesani oppongono breve resistenza intrecciando dei vivaci contrèst verbali, dei veri e propri interrogatori basati su tutta una serie di domande strampalate legate a situazioni locali con cui si cerca di scoprire l’identità di chi si nasconde dietro la maschera. I simboli del matòcio sono la maschera di legno con disegnati barba e baffi, il bastone, fatto con un ramo di nocciolo e un campanaccio allacciato in vita.
Seguono, con i sonadóri, gli arlechini danzanti, a volto scoperto sotto un’alta capucia conica e abiti bianchi coperti da nastri e pizzi colorati, che accompagnano ieratici e silenziosi la coppia degli spósi. Chiudono il corteo i paiaci, con una sequela di mute pantomime ridanciane, straccione e burlesche.

Tags

Collezione

Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

Autore

Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

Dolom.it è il tuo museo!

PARTECIPA