"La Pace", non solo un gesto
Quasi a tutti sarà capitato di assistere ad una Santa Messa, almeno una volta nella vita.
Un momento molto significativo è il rituale dello “scambio del segno di pace” che richiede a tutti i partecipanti di stringere la mano alle altre persone; un gesto che assume un senso eucaristico in quanto ci si lascia donare la pace da Cristo e la si trasmette ai propri vicini.
C’è stato un tempo in cui “la pace” non era solo un gesto simbolico ma una presenza concreta: una tavoletta, spesso in lamina d’argento, incisa frontalmente con immagini sacre, che veniva offerta al bacio dei fedeli come segno di riconciliazione.
Il loro utilizzo fu sospeso dopo il Concilio Vaticano II. Pochi sono gli esemplari rimasti in Provincia, in quanto oggetto nei secoli di un florido mercato.
Al Museo Diocesano Belluno Feltre ne ritroviamo ben otto tra cui quella rappresentante una “Pietà” e proveniente dalla Parrocchia di Castion (BL).
Una curiosità: Lo sapevate che il nome di questo rituale deriva dal “bacio di pace”, tipico saluto dei primi cristiani che sottolineava la comunione col prossimo? Quali baci di riconciliazione vi vengono in mente? E quali, al contrario, si sono dimostrati “traditori”?
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