Le pietre della necropoli
#HANDSINSTONE
Anche il Museo Civico Archeologico di Mel aderisce alla campagna tematica #DolomitesMuseum lanciata dal progetto “Musei delle Dolomiti” della Fondazione Dolomiti UNESCO. I musei delle Dolomiti protagonisti di un racconto corale e diffuso sui social network che permetterà di scoprire, in rete, le tante sfaccettature del patrimonio dolomitico. 7 settimane fino alla Pasqua per raccontare e mettere in rete musei grandi e piccoli, musei d’arte, archeologia, geologia, musei etnografici e di scienze, tutti uniti per raccontare insieme il nostro straordinario territorio.
Il tema di questa settimana è la roccia: l’elemento che costituisce le nostre montagne.
Il terzo hashtag #handsinstone raccoglierà tutte le varie testimonianze e anche noi vogliamo contribuire con uno scatto delle pietre in arenaria della nostra necropoli.
Chissà quale sorpresa e suggestione per Giovan Battista Frescura che all'inizio degli anni '60 riportava alla luce queste pietre infisse nel terreno in posizione verticale, disposte in circoli o a formare delle cassette litiche. Le pietre, delimitavano un luogo sacro per i Veneti Antichi: la “città dei morti” (necropoli appunto) in cui venivano deposti i defunti con i loro corredi, dopo la cerimonia rituale della cremazione. Eravamo di fronte ad un ritrovamento eccezionale per il territorio montano. Questa particolare tipologia di deposizione che prevedeva l’utilizzo di pietre piuttosto che le strutture lignee di altri siti, ha permesso la conservazione di questa necropoli e la sua successiva musealizzazione. Il sito si trova al riparo di una particolare formazione rocciosa chiamata flysch che riemerge nelle prossimità dell'abitato di Mel.
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