Il campanile
Questa settimana, per la campagna social dei Musei delle Dolomiti #DolomitesMuseum, si parla di tempo, che in passato sicuramente era vissuto in maniera differente rispetto a oggi.
È decisamente un tempo diverso anche quello che stiamo vivendo adesso, per qualcuno molto dilatato, per altri decisamente intenso.
Legandoci a questo tema, vi mostriamo oggi la nostra sala dedicata a degli strumenti per misurare il tempo che una volta erano l’unico riferimento per tutti gli abitanti del paese: gli orologi da campanile. Nella sezione ne è esposta un’intera collezione, alcuni completi di funi e pesi che generavano il movimento, con tutti i loro ingranaggi.
Fabbri e orologiai hanno realizzato nel corso dei secoli una serie di macchine molto complesse per misurare e segnare il tempo. Gli orologi da campanile sono orologi a peso: la forza motrice è data da un peso (un cilindro di piombo o di pietra) che pende da una corda avvolta su un rocchetto. Il peso, per la forza di gravità, fa girare lentamente su se stesso il rocchetto, che a sua volta trasmette il moto all’intero sistema degli ingranaggi. Le varie ruote in ferro, di diametro e dentatura diversi, sono collegate a complessi meccanismi di demoltiplica. In questo modo trasmettono il movimento del peso alle lancette.
Un esempio particolare di orologio da campanile, con cucù, di manifattura popolare, costruito da un noto artigiano di Vignola Falèsina negli anni ’50 con materiali di recupero, attesta come l’ingegnosità era molto diffusa. La voce del cucù è regolata da due mantici collegati a dei tubi che ricordano le canne dell’organo, azionati da complessi meccanismi interni.
Anche il tempo una volta era scandito diversamente da oggi!
#tempidiversi #differenttimes #zeitgefühl
Museo Dolom.it
#laculturanonsiferma anche se #iorestoacasa
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