La percezione della montagna in questi tempi
Quello che stiamo vivendo è un tempo unico, più intimo e che più facilmente ci consente - se lo desideriamo - di cogliere l'essenza del nostro lavoro, dedicato alla cultura della montagna, alla sua storia, al suo passato ma anche al suo presente e, forse con particolare urgenza, al suo futuro. Le nostre montagne, quelle geologiche, dopo qualche assestamento rimangono al loro posto. È la nostra percezione che muta nell'abitare la montagna e nel viverla. Con quale animo ci avvicineremo di nuovo alle nostre montagne una volta passata la tempesta? Con quale animo chi le vive ogni giorno avrà ancora desiderio - o necessità - di accogliere? Quale sarà il futuro della nostra montagna? Forse chi viene 'da fuori' potrà tornare in montagna con più rispetto, tentando un approccio meno invasivo e con la consapevolezza che costruire un 'dentro' e un 'fuori' crea distinzioni poi difficili da colmare, con l'idea che sia più favorevole alla tutela del patrimonio comune cercarne anzitutto la condivisione. Forse chi accoglie 'da dentro' potrà con più consapevolezza percepire, dopo questa tempesta, quanto la nostra montagna abbia il potere di placare nell'animo l'urgenza di bellezza e di serenità, quale privilegio possa vivere chi vi ha radici e chi la fatica ogni giorno. L'incertezza di questo periodo è una realtà che ci accomuna tutti e non fa distinzioni, ma la differenza possiamo farla noi imparando a disegnare strade nuove in questi nuovi tempi.
Raccontateci le vostre nuove strade……
#differentimes #tempidiversi #Zeitgefühl #DolomitesMuseum #laculturanonsiferma #iorestoacasa #heritage #digital #dolomiti #dolomiten #dolomites #Dolomitesunesco #dolomitesUNESCO #worldheritage #FondazioneGiovanniAngelini
Tags