John Ball
"[...] Poichè la caccia ai camosci sembra essere il passatempo preferito nella Val di Zoldo, i cacciatori divengono gradatamente buoni conoscitori della rete di strette cenge che coprono la maggior parte del monte, e così nel tempo hanno trovato non soltanto una sola ma quattro vie diverse per raggiungere l'altopiano più elevato. Poichè l'alpinista più esperto probabilmente non va in cerca di una di queste senza una guida, è sufficiente dire che le due migliori vie hanno inizio dal lato sud del monte o da sopra San Nicolò o da Zoppè."
(dalla descrizione della salita al Monte Pelmo di John Ball, in 'A Guide to the Eastern Alps').
Quanto tempo dedichiamo a una visita del territorio dolomitico nel XXI secolo e quanto invece ne dedicò un uomo come John Ball, scienziato esploratore e primo presidente dell'Alpine Club, per completare il Grand Tour delle Dolomiti che lo portò nel 1857 anche in vetta al Pelmo? Quale percezione del tempo poteva avere colui che descrisse le nostre montagne nella sua celebre 'The Alpine Guide'?
La Fondazione ha pubblicato la sezione 'A Guide to the Eastern Alps', con relativa traduzione, per il 150º anniversario della salita alpinistica al Pelmo di John Ball, di cui conserva oltre ad una copia orginale del 1869 anche piccozza e bastone usati durante l'ascensione per la misurazione del ghiaccio.
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