Officina di Storie: Beyondthepass / Punti di contatto

Leggere le mappe

Scartiamo un poco di lato, non siamo letterali sempre noi (territorio interpretato/trasformato: la rappresentazione della montagna e il passo dell'arte). La montagna. Le valli, con prati e pascoli e boschi incuneati tra costoni e rilievi, appicchi e cime. In su arbusteti e mughete e circhi e giaroni. Per muoversi in questa orografia, bisogna imparare prima a leggerla, ad orientarsi: le strade, i sentieri, i passi. Fin da piccoli, quassù, siamo abituati a studiare i percorsi sulle carte: distanze e tempi. Dove non è pianura, il dislivello conta assai più dello sviluppo. Mica sempre passo dopo passo. Alle volte uno sopra l'altro. La nostra cartografia di riferimento è Tabacco/Casa Editrice Tabacco, dal 2011 partner di Dolomiti Contemporanee. I nomi d'ogni croda e passo, noi l'abbiamo imparati qui, studiando e ristudiando mille volte queste mappe, prima d'ogni escursione, salita, scalata. Al passo è spesso la partenza di un itinerario: un riferimento vitale nell'orientamento. I nomi di passi sono oramai scolpiti nella testa, come quelli, più mistici, delle montagne che svettano sopra di loro, alle quali montagne essi danno accesso. E' dai passi che si accede agli ambienti alti. E i passi stanno sulle carte. Diamo una carta Tabacco ad ogni artista che viene n Dolomite, ad esplorare il territorio. Il mondo come rappresentazione e volontà.
Approfondisci qui per Dacia Manto su Tabacco 
Approfondisci qui Cecilie Hjelvik Andersen frantuma e rimescola gli ambienti: i passi frullati insieme al resto del territorio di montagna.

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Dolomiti Contemporanee

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