Officina di Storie: Mountainrites / Tra sacro e profano

La Legróśega panduda

Quella della Legróśega è una vecchia storia di Casso (anche), e di Erto (cambia di poco il nome), e d'altre zone della nostra montagna. Non si tratta di una mascherata carnevalesca qui: ma le maschere ed i travestimenti spaventosi nel folklore son mobili più della festa, che non li tiene tutti. Spesso, come qui, le storie di vecchie terribili venivano impiegate, nei secoli, per smorzare gli eccessi dei bimbi: che la paura ne contenesse l'impeto (bella pedagogia). Ma storie e folklore e tradizioni e miti l'uomo da sempre interpreta, e questo fa anche il contemporaneo, che è un vettore da trasporto (da lì a qui). In questo caso, è stato Andrea Grotto a rimetterla in scena: ne uscì (2013) la 'Legróśega panduda', una performance installativa come reinterpretazione critica del racconto (e della sua estetics, e della sua funzione), nell'allora riaperto Nuovo Spazio di Casso. Lì in quell'edifizio che fu la Scuola del paese, fino al '63, e che Dolomiti Conteporanee ha trasformato nel 2012 in un 'Centro per la Cultura Contemporanea del Paesaggio e della Montagna', ovvero in un motore trasformativo – ecco cos'è il contemporaneo – non in ossequio della Storia (e ancora meno alla tragedia), ma nel pieno del suo corpo (a scavare, per rinnovarne la plastica, per 'tenerla viva nel flusso del Tempo').
La Legróśega panduda: Per saperne di più

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Dolomiti Contemporanee

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