Officina di Storie: Mountainrites / La maschera

Il carnevale di Sappada

Le Maschere del Carnevale di Sappada (Plodar Vosenòcht)
È nelle tre domeniche che precedono l'inizio della Quaresima che a Sappada/Ploden, gemma linguistica di matrice tedesca incastonata nelle Dolomiti bellunesi, le caratteristiche maschere in legno percorrono le strade e i borghi del paese.
I mascherai, indossando le caratteristiche maschere in legno intagliate dagli artigiani locali e tramandate spesso di generazione in generazione, creano situazioni divertenti in cui vengono coinvolti gli spettatori e gli abitanti delle case a cui fanno visita. Gli abiti che indossano cambiano di domenica in domenica: la 'Domenica dei poveri' vestono con gli abiti dimessi adatti a svolgere i lavori più umili; la 'Domenica dei contadini' l’abbigliamento rievoca gli antichi lavori agricoli e infine, la 'Domenica dei signori', sfoggiano i costumi più raffinati espressione della classe benestante.
Tra tutte spicca il Rollate, maschera simbolo di Sappada, una figura maschile austera che indossa una pelliccia scura di caprone che ricorda il manto dell’orso, porta il volto coperto da una maschera in legno, indossa pantaloni a righe bianche e marroni ricavati dai teli usati per coprire gli armenti in inverno e scarponi chiodati. Deve il suo nome a due grossi e rumorosi campanacci (rolln) che fa risuonare avvertendo del suo arrivo mentre avanza brandendo una scopa in modo scherzoso o minaccioso; ancora oggi è molto amato dai bambini che lo punzecchiano e lo sfidano per farsi rincorrere e beccandosi, una volta acchiappati, qualche colpo di scopa sul sedere.
Oltre alle domeniche il giovedì grasso (vaastign pfinzntòk) si svolge la Sfilata dei Rollate per le vie del paese, il 'lunedì grasso' (vrèss montach) è dedicato al rollate e il 'martedì grasso' (schpaib ertach) il Carnevale diventa la festa dei bambini.

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