Il Blog di Officina di Storie: Il commercio ambulante in Valcellina

Gli ambulanti oggi

Ci sono ancora ambulanti in Valcellina ma commerciano in mercati o fiere. C’è a Claut un laboratorio artigianale che produce ancora mestoli ed altri oggetti in legno. Altri, nipoti o pronipoti, sono rimasti nei luoghi di emigrazione dei loro nonni ed hanno avviato attività in proprio sia come ambulanti presso i mercati che con attività stabili.

"Mio nonno faceva l’ambulante – ci racconta Valentina Protti - vendeva mestoli ed altri oggetti in legno, come tutti i cimoliani. Poi ha continuato a Milano vendendo pantofole e ciabatte. Ora prima i miei genitori ed ora io e mio fratello gestiamo un negozio all’ingrosso di calzature”

Quando abbiamo chiesto ai vecchi ambulanti che cosa pensassero degli attuali venditori ambulanti stranieri, è emerso come negli occhi di queste persone rivedessero la loro vita. “Oggi mi identifico con i marochìns. Quando arrivano, compro sempre qualcosa… magari un paio di calzetti, per dare la soddisfazione di vendere. Anch’io ero contenta se mi compravano un po’ di filo, o un paio di calze o solo una cartina di aghi. Ti senti sollevata"

Il viaggio continua nei musei delle Dolomiti

La storia degli ambulanti vi ha appassionato e volete continuare a seguire il loro viaggio, facendo un salto indietro nel tempo? Ecco i musei dove potrete scoprire molto di più!

Nella mostra permanente: "Voci del bosco" Ecomuseo Vajont: continuità di vita, allestita a Erto e a Claut nel Museo Casa Clautana, potrete scoprire gli oggetti rimasti invenduti dopo l’ultimo viaggio e gelosamente conservati nelle famiglie: le immagini degli ambulanti con i loro carichi, il carretto e la bicicletta e si risente ancora una volta la voce di una venditrice ambulante. Una vita di sacrifici, di povertà, di partenze, vendite e ritorni, ma anche di grande dignità.

Nel Museo Etnografico di Seravella, nel Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e nel Museo Ladin de Fascia troverete invece tante altre testimonianze di tanti altri ambulanti e che varcavano i passi dolomitici con la loro bottega sulle spalle: balie da latte, domestiche, ciode, seggiolai, calzolai, arrotini, ombrellai, spazzacamini, ciabattini, venditori di stampe popolari, muratori, pittori e decoratori...

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